In occasione delle celebrazioni per l’anniversario dell’Indipendenza dell’Uzbekistan, si è tenuta presso le sedi di Uzkimyosanoat, azienda statale uzbeka del settore chimico, una competizione nella preparazione del plov, in cui si sono cimentati più di 200 tra direttori e dipendenti della società.
Queste iniziative non sono insolite nel paese centro-asiatico, dove anche le università organizzano da anni i “campionati di plov” nel contesto di festival e performance legate alla tradizione uzbeka.
Il plov (o plof o palov), che rientra nelle preparazioni di riso pilaf diffuse in Medio Oriente e Asia Centrale, è difatti il piatto più celebre della cucina Uzbeka, a tal punto da essere considerato a tutti gli effetti il simbolo della sua cultura.
Esistono almeno 60 varianti regionali, ma la ricetta può cambiare di famiglia in famiglia: il choyxhona plov (il più diffuso), il chalov, il plov di Tashkent, di Samarcanda, di Fergana sono solo alcune delle ricette regionali presenti in Uzbekistan.
Il piatto, composto tipicamente da riso, carne di montone o agnello, carote e frutta secca ed essiccata, è al centro di tutte le principali celebrazioni e festività della cultura uzbeka: nelle ricorrenze nazionali, ai matrimoni, ma anche come semplice gesto di ospitalità, la sua preparazione rappresenta un momento per rafforzare i legami sociali e promuovere i valori di solidarietà e unità.
Il plov è così presente nella vita quotidiana degli uzbeki, che in maniera analoga al “Big Mac Index” negli Stati Uniti, da anni si è iniziato ad adottare il “Plov Index” come indicatore economico informale per misurare il tasso di inflazione del paese.
Per questi motivi la tradizione del plov è stata inscritta dall’UNESCO nella Lista dei Patrimoni Culturali Immateriali dell’Umanità nel 2016.
Fonti:
https://ich.unesco.org/en/RL/palov-culture-and-tradition-01166
https://uznews.uz/posts/50487
https://tsue.uz/en/news/tdiuda-osh-chempionati-otkazildi-jami-60-dan-ziyod-qozon-osildi
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